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...questa volta parliamo di

"Responsabilità"

 

Questo spazio sarà il salotto, il bar o, addirittura, l'agorà, dove un gruppo di amici si incontra, in modo virtuale, per scambiare idee e pensieri su un tema legato ad una pagina di un libro famoso.

Gli interventi dei lettori, spero, in notevole quantità, saranno inseriti in questa pagina per un certo tempo, fino a quando un nuovo argomento diventerà prioritario.

Allora tutta la documentazione usata per la discussione transiterà nello spazio "l'antologia", che costituirà il patrimonio culturale del Sito.

 

La responsabilità

Basta collegarsi all'etimologia di tale parola per comprendere i diversi significati che qualificano gli atteggiamenti ed i comportamenti degli individui: dal garantire per le proprie azioni, all'essere consapevole delle conseguenze relative, per finire con la definizione di colpevolezza.

Responsabilità, dunque, è la necessità di rispondere alle aspettative legate al proprio ruolo e l'impegno solenne reciproco (re-sponsum) nel raggiungere gli obiettivi.

Il libro "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry mette in risalto l'importanza del legame che s'instaura tra gli essere animati grazie all'impegno ed all'attenzione per l'altro (pagina 98 dei Tascabili Bompiani):
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...".
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripeté il piccolo principe per ricordarselo.

 

Che si apra dunque il dibattito...

 

Complimenti a Rocco che è stato il primo a dare un contributo alla discussione sulla responsabilità, con una sintetica correlazione al messaggio della volpe al piccolo principe:

da Rocco il 15 Luglio 2000
"La responsabilità è quindi la gioia di fare bene e di dare ancora meglio".

 

Finalmente c'è un nuovo spunto sul tema, elaborato da Oriana il 6 marzo del 2003

"La responsabilità è tanto più un impegno quanto più è definito l'obiettivo da raggiungere. 
C' è spesso il rischio che sia un termine utilizzato per rendere più credibile un discorso o più profondo un pensiero, ma se si vuole attribuire concretezza ed importanza a questo "valore", occorre correlarlo sempre ad un obiettivo preciso. 
Come sempre qualche esempio può definire meglio i contorni del concetto che vorrei sottolineare: 
si è responsabili di una persona alla quale si vuol bene quando l'obiettivo è quello di prendersi cura di lei, di affiancarla nelle scelte, di cercare di comprenderne le debolezze per aiutarla a crescere e a svilupparsi. 
Si è responsabili nel proprio lavoro laddove siano chiari e condivisi gli obiettivi. 
Si è responsabili nella società quando - pur consapevoli dei propri limiti - si abbia l'obiettivo di dedicare ogni giorno un minuto alla contemplazione dell'"uomo". 
Un ultimo pensiero: quale ruolo e comportamento dovrà assumere il destinatario delle nostre azioni responsabili?"

 

  discussione@pensierinmovimento.com

In sottofondo stai ascoltando "Quattro amici al bar" di Gino Paoli

 

 

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