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...delle citazioni

 

Chi non può e non vuole ricordare il passato, è condannato a ripeterlo. 
(G. Santayana)

 

Sembra che un’epidemia pestilenziale abbia colpito l’umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l’uso della parola, una peste del linguaggio che si manifesta come perdita di forza conoscitiva e di immediatezza, come automatismo che tende a livellare l’espressione sulle formule più generiche, anonime, astratte, a diluire i significati, a smussare le punte espressive, a spegnere ogni scintilla che sprizzi dallo scontro delle parole con nuove circostanze.
(Lezioni americane - Italo Calvino)

 

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.

(
Tommaso Moro)

 

La conquista nella quale ho impegnato tutto me stesso - la più ardua - è stata quella della libertà di assentire.  ...........Durante gli anni in cui dipesi dagli altri, la mia sottomissione perdeva il suo contenuto amaro, e persino indegno, se mi adattavo a considerarlo un esercizio utile.
Ciò che avevo, ero stato io a sceglierlo, costringendomi soltanto a possederlo totalmente e ad assaporarlo quanto più possibile.
I lavori più aridi li eseguivo agevolmente, solo che mi sforzassi a prenderci gusto.
Se un soggetto mi ripugnava, ne facevo argomento di studio........lo facevo mio accettando di accettarlo.

(Le memorie di Adriano - M. Yourcenar)

 

Con tono giusto si può dire tutto. Con tono sbagliato nulla. L’unica difficoltà consiste nel trovare il tono.
(Bernard Shaw)

 

Sii sempre pronto a cambiare parere, se trovi qualcuno capace di convincerti che la tua opinione è sbagliata.
(Marcantonio)

 

Stolti sono coloro che non capiscono che a volte la metà vale più del tutto.
(Esiodo)

 

Non vi è nulla di buono o di cattivo, che il pensiero non renda tale.
(Amleto - Shakespeare)

 

Non sono le cose in se stesse a preoccupare, ma le opinioni che ci facciamo di esse.
(Epitteto)

 

Si vede solo ciò che si osserva, e si osserva solo ciò che già esiste nella mente.
(Alphonse Bertillon)

 

Nella casa del giusto anche coloro che esercitano un comando, non fanno in realtà che prestare un servizio.
A coloro cui sembrano comandare, essi di fatto non comandano per cupidigia di dominio ma per dovere di fare del bene agli uomini; non per orgoglio di primeggiare ma per amore di provvedere. 
(Scuola militare della “Nunziatella” di Napoli)

 

Continuare a lavorare in condizioni che si potrebbero migliorare non è un merito ma una schiavitù.
(Bernard Adam)

 

O capitano, mio capitano, il nostro viaggio tremendo è terminato.
La nave ha superato ogni ostacolo, l’ambito premio è conquistato, vicino è il porto...” 

(Walt Whitman)

 

Se dai un pesce ad un uomo, si nutrirà una volta.
Se gli insegni a pescare, mangerà tutta la vita.
Se i tuoi progetti valgono un anno, semina il grano.
Se valgono dieci anni, pianta un albero.
Se valgono cent’anni, istruisci le persone.
(Kuan - Tsen VII sec. A.C.)

 

Cercate di essere consapevoli e lasciate che le cose seguano il loro corso naturale.  Allora la mente diventerà quieta in ogni circostanza, come un limpido stagno nella foresta.  Animali di ogni specie, meravigliosi e rari, verranno a bere allo stagno, e vedrete con chiarezza la natura di tutte le cose. Vedrete molte cose insolite andare e venire, ma voi sarete lì, quieti.
(Achaan Chah)

 

Le emozioni sono un mezzo di cognizione. Lungi dal costituire degli ostacoli al pensiero, esse sono le espressioni uniche dello stato del campo "organismo-ambiente". E non hanno alcun sostituto; sono il modo in cui diventiamo consapevoli dell’appropriatezza dei nostri interessi: consapevoli del nostro modo di vedere il mondo.
(Frederick S. Perls)

 

Un vero amico è quello che entra quando il resto del mondo esce.
(Walter Winchell)

 

Dimmi ed io dimenticherò
Fammi vedere e forse non ricorderò
Coinvolgimi ed io capirò.
(proverbio nativo americano)

 

Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all'uomo come essa veramente è, infinita. Invece l'uomo si è da se stesso rinchiuso, fino a non vedere più le cose, se non attraverso le strette feritoie della sua caverna.
(William Blake)

 

La porta dell’apprendimento è chiusa dal di dentro.
(Chris Argyris)

 

Anche per i pensieri c'è un tempo per arare e un tempo per mietere.
(Ludwig Wittgenstein)

 

Non temere mai di dire cose insensate! Ma ascoltale bene quando le dici.
(Ludwig Wittgenstein)

 

Solo l'uomo colto è libero.
(Epitteto)

 

Dietro ogni sapere c'è il dubbio.
(Goethe)

 

E' facile fidarsi di chi è degno di fiducia. Con me puoi imparare a fidarti di chi non ne è degno!
(Charles M. Schulz: Peanuts - Lucy)

 

Non è un fallito quell'uomo che ha molti amici.
(La vita è meravigliosa di Frank Capra - detto dall'angelo Clarence)

 

Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo e privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono. ………
E’ malinconicamente vero che molti lavori non sono amabili, ma è nocivo scendere in campo carichi di odio preconcetto: chi lo fa si condanna per la vita a odiare non solo il lavoro, ma se stesso ed il mondo.

(Primo Levi)

 

L'esperienza non è ciò che accade ad un uomo. E' ciò che un uomo fa con ciò che gli accade.
(A. Huxley)

 

Dobbiamo inventare una nuova saggezza per una nuova epoca
(J. M. Keynes)

 

Chi è fiero della propria paura osa tendere cavi sui precipizi; si lancia all'assalto dei  campanili; allontana e unisce le montagne. Ecco il viaggio da fare: alzati quando il filo si mischia alla carta del cielo.
(Philippe Petit: Trattato di funambolismo)

 

Cos'è un lago, Maurice? E' un fiume che si è addormentato ed ha sognato di  diventare mare. E' perché non c'è riuscito? Non tutti i sogni durano abbastanza a  lungo.
(Lorenzo Marini)

 

Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)

 

Quando è la mente a conoscere, lo chiamiamo sapere.
Quando è il cuore a conoscere, lo chiamiamo amore.
E quando è l'essere a conoscere, la chiamiamo meditazione.

(Osho)

 

E nessun sogno è mai interamente un sogno.
(Arthur Schnitzler)

 

Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni.
(William Shakespeare)

 

Per compiere grandi passi non dobbiamo solo agire, ma anche sognare, non solo pianificare, ma anche credere.
(Anatole France)

 

Né ridere né piangere ma capire.
(Antonio Spinosa)

 

Io credo che le nuove tecnologie offrano grandi opportunità, ma anche che nascondano grandi pericoli. Il trucco sta nel cogliere le opportunità, evitare i pericoli e tornare a casa per l'ora di cena.
(Woody Allen)

 

Nessun uomo è un'isola, intero per se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terra. Se una zolla viene portata dall'onda del mare, l'Europa ne è diminuita, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o una magione amica, o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce perché io partecipo dell'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te.
(John Donne)

 

Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa.
(E. M. Cioran)

 

Inviare un libro a qualcuno è commettere un'effrazione, è una violazione di domicilio. Vuol dire invadere la sua solitudine, quello che egli ha di più sacro, vuol dire obbligarlo a rinunciare a se stesso per pensare ai tuoi pensieri.
(E. M. Cioran)

 

Mi recai nei boschi perché desideravo vivere come volevo io, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e veder se potevo imparare ciò che aveva da insegnarmi, e non, giunto alla morte, scoprire di non aver vissuto. Non volevo vivere ciò che non era vita, la vita è cosi cara; né volevo praticare la rassegnazione se non fosse stato assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita, robustamente come gli spartani e sgominare tutto ciò che non era vita, falciare un'ampia zona e raderla a zero, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi termini, e, se si fosse dimostrata meschina, afferrarne la intera e genuina meschinità e proclamarla al mondo; o, se fosse stata sublime, sperimentarla direttamente ed esser capace di darne un vero resoconto nella mia prossima escursione.
(Henry David Thoreau)

 

Se io potessi vivere nuovamente la mia vita, nella prossima cercherei di commettere più errori.

Non tenterei di essere tanto perfetto, mi rilasserei di più, sarei più stolto di quello che sono stato, in verità prenderei poche cose sul serio.

Correrei più rischi, viaggerei di più, scalerei più montagne, contemplerei più tramonti e attraverserei più fiumi, andrei in posti dove mai sono stato, avrei più problemi reali e meno problemi immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che vivono sensatamente, producendo ogni minuto della vita.

E' chiaro che ho avuto momenti di allegria.

Ma, se potessi tornare a vivere, cercherei di avere solamente dei momenti buoni.

Perché di questo è fatta la vita, solo da momenti da non perdere.

Io ero una di quelle persone che mai andava da qualche parte senza un termometro, una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute: se tornassi a vivere, viaggerei più leggero.

Se io potessi tornare a vivere, comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera e continuerei così fino alla fine dell'autunno.

Girerei più volte nella mia strada, contemplerei più aurore e giocherei di più con i bambini.

Se avessi un'altra volta la vita davanti ......... ma, vedete, ho ottantacinque anni e non ho un'altra possibilità.
(Jorge Luis Borges)

 

Chi non può quel che vuol, quel che può voglia;
che quel che non si può, folle è volere:
adunque saggio è l’uomo da tenere,
che da quel che non può, suo voler toglia.
(Leonardo da Vinci)

 

 

Aggiungi la tua citazione: citazioni@pensierinmovimento.com

In sottofondo stai ascoltando il secondo movimento di Sherazade di Rimskij Korsakov

 

 

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